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lunedì 4 luglio 2016

La mia vita & altre sfighe

Questo non e' un post lamentoso, ma piu' che altro un post per raise awareness, come si dice in Inglese (anche perche' in Italiano non mi viene, ma avete capito).

Io ho una malattia, ovvero sono celiaca. L'ho scoperto l'anno scorso e mi ha rovinato la vita.
(Ma come, non avevi detto che non ti lamentavi? Si, ma mentivo)

Ovviamente la celiachia non ti rovina la vita tanto quanto un cancro o la sclerosi multipla o la cicciopelosi a placche o qualsiasi altra malattia peggiore. Pero' voglio dire, pure voi state meglio degli orfani di Bangui eppure vi lamentate di non aver i soldi per due settimane a Zanzibar, quindi ho il mio piccolo diritto a lamentarmi pure io.

Molta gente cerca (inutilmente) di consolarmi dicendo che ci sono tante cose buone senza glutine.
Questa non e' una cosa da dire ad un celiaco, per due ragioni:

1) I cibi senza glutine non sono buoni quanto quelli veri. E' un po' come dire al vostro amico single da una vita che ci sono sempre le bambole gonfiabili. Alle volte incubi in cui mi mangio una Margherita e poi mi sveglio con la bava alla bocca. Pero' questo non e' il problema principale, alla fine e' solo cibo, e il vino e' permesso

2) I cibi senza glutine si possono trovare nell'apposito settore del supermercato oppure nel mio frigo, a casa mia. E basta. Nei ristoranti, nei bar, a casa di gente, mangiare e' un perenne problema. Basta UNA BRICIOLA di pane per stare male. Il glutine e' in moltissime cose che non dovrebbero contenerlo, come per esempio condimenti per insalate, salsa di soya, gelati, e un celiaco non puo' mangiare NIENTE senza leggere gli ingredienti con la stessa attenzione con cui ho riletto la mia tesi di dottorato. Tutto questo condito da gente che ti considera una hipster impazzita, che ti consiglia di provare "solo un pezzettino di torta che male non puo' farti" o che semplicemente ti etichetta come perenne rompipalle. 

Per cui, essere celiaci non e' solo non mangiare la pizza buona e sostituirla con una che sa di suola da scarpa.
E' tornare a casa stanca la sera e no, non poter ordinare del cibo take away
E' uscire dall'ufficio ed essere invitata dai colleghi a cena e dire no, perche' il ristorante dove vanno non ha opzioni gluten free
E' andare ad una conferenza e mangiare il proprio cibo da una tristissima schiscetta mentre tutti si ingozzano ad un buffet buonissimo gratis sbriciolando pane su ogni portata.
E' stare una settimana a Yellowstone e mangiare solo pomodori, carote e mele (GIURO, la prossima persona che mi parla della dieta detox-solo-frutta-e-verdura gli sputo).

Va da se che girare e vedere posti nuovi non e' facile. Specie se sei in Germania e non parli la lingua e la parola "Celiaco" per quanto ti sforzi manco riesci a pronunciarla.
Ma nonostante cio' io non mi perdo d'animo e ogni week end visito delle citta' che non conosco nella bellissima regione della Renania- Westfalia.'

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Alle volte mi va bene e trovo posti per celiaci MERAVIGLIOSI, come mi e' successo a Dusseldorf.

Alle volte pero' penso che la mia vita faccia un po' schifo. Come quando, a Colonia, sono andata in un posto che Google mi dava come "gluten free", e c'erano pure tanti commenti di gente che ne lodava le torte per celiaci. Sono arrivata dopo aver fatto a piedi i 509 scalini per salire sul Duomo, e aver saltato il pranzo. Avrei mangiato QUALSIASI cosa. C'erano in effetti delle torte da bava alla bocca. Ma ho notato che avevano UN SOLO coltello per tagliarle, e il coltello era tutto pieno di briciole. Ho chiesto e mi hanno detto che le cuociono assieme alle torte con il glutine.

Ora, se UNA MICROPARTICELLA di farina mi fa star male, va da se che non posso mangiare torte con sopra briciole di glutine. Va anche da se che devono essere fatte in un forno che non sia pieno di farina. Quindi, se le torte senza glutine non sono per celiaci, per chi le fate? Per i cretini ciccioni che vogliono comunque ingozzarsi di burro e strutto ma si sentono piu' snelli se prendono la versione gluten-free di una cheesecake?

(Momento discovery channel del post: tu, donna ossessionata dalla dieta, tu, uomo fissato con il fisico: NO, eliminare il glutine NON FA BENE, anzi, i cibi gluten free oltre che cattivi sono piu' grassi e malsani. Se non sei celiaco, non mangiarli, non importa che dicono le Kardashian)

Alle volte pero' il mio problema non e' solo il fatto che i posti per celiaci in realta' non lo sono e io devo stare a bere caffe' guardando gente che si ingozza di torte buonissime, ma e' anche che in Germania i posti seguono orari un po' particolari.

Ora, a me piace il fatto che la domenica i negozi siano tutti chiusi. E' una piccola resistenza contro il capitalismo. Alla fine la spesa la posso pure fare il sabato (dice colei che si e' mangiata la verdura scondita perche' non aveva piu' olio l'ultima domenica). Pero', com'e' possibile che a Dortmund ci sia UN locale gluten free e che sia chiuso sia di Sabato che di Domenica? Ma lo sapete che se fate i ristoratori, mi spiace dirvelo, ma lavorare un pochino il week end vi tocca? 

E soprattutto, se i locali chiudono di domenica, i Tedeschi che fanno nei loro week end? Stanno a casa a mangiarsi i crauti? Probabilmente si, perche' domenica scorsa ero a Krefeld, e nel mangiare il mio panino senza glutine su una panchina del centro deserto, ho pensato che raramente avevo vissuto momenti piu' tristi.
Poi mi sono accorta che davanti a me c'era un piccione morto.

In tutto questo, ho fatto un'assicurazione sanitaria che apparentemente mi copre l'omeopatia e l'agopuntura ma non i cibi senza glutine. Ovvero, questo stato reputa piu' intelligente passarmi gratis il mettermi degli aghetti in testa o bermi dell'acqua sporca la cui efficacia non e' garantita da nessun tipo di ricerca scientifica seria e non mi aiuta a pagare i cibi senza glutine che devo mangiare per forza e che costano il doppio degli altri? Cioe', e' piu' indietro dell'Italia? 

Detto cio', vorrei comunque gioire del fatto che se non altro i supermercati sono ben forniti di cose senza glutine e ho trovato delle caramelle che posso mangiare. Che rendono la vita un po' migliore, ma voi cercate comunque di non nascere celiaci che e' meglio non esserlo. 

(Disclaimer: Non e' che io volessi fare pubblicita' ad Isabella Gluten Free a Dusseldorf, ma ehi, se siete celiaci e ci passate, e' buonissimo. Giuro che non mi pagano, eh) 

1 commento:

  1. Sì, hai ragione a lamentarti. Non c'è niente da fare, è una palla. Non lo vivo esattamente sulla mia pelle, ma mio padre ha un disturbo per cui può mangiare cinque cose. Giuro. E non condite. Avere tre figli in tre Paesi diversi l'ha portato a viaggiare molto ed ogni volta dover spiegare ai camerieri, essere puntigliosi e portarsi un vocabolario (oltre al suo olio e qualcosa che possa mangiare sempre in borsa) per ogni evenienza è una palla. Ma con le dovute precauzioni si può vivere e si può andare dappertutto. Quello che però non si può debellare è la stupidità della gente che confonde con "dieta" dei problemi di salute e si comporta di conseguenza "Ma va, che male può farti?". "Proprio male, proprio male può farmi": è l'unica risposta possibile.
    Il lato positivo? Scommetto che hai già imparato tutte le parole in tedesco contenute nelle etichette dei cibi!
    Inoltre puoi coinvolgere i tuoi nuovi amici tedeschi nella caccia ai locali gluten free nella tua città e oltre, che a volte saranno delusioni e a volte no! (Ho trovato una focacceria gluten free a Milano deliziosa)
    Dai, dai, dai! Resisti!

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